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Star bene si può!

“La gioia non la si trova negli oggetti che ci circondano, ma nel più profondo dell’Anima.”

(MadreTeresa)

 

L’obiettivo fondamentale dell’ Esistenza è quello di essere felici, di star bene e di trovare il POSTO nel mondo che ci appartiene di più.

Allora come mai oggi è sempre più difficile stare bene ed essere felici?

Nel Nostro paese è sempre più frequente l’uso di psicofarmaci, sono sempre più preponderanti i disturbi psicosomatici quali gastriti, cefalee, cistiti, insonnia, ansia e stress.

Come fare dunque a star bene?

Il mio lavoro non è un lavoro concettuale, non si basa su filosofie astratte, la Psicologia ed il suo legame con il Ben-Essere è una modalità d’approcciarsi all’Esistenza molto, molto concreta e, come tale prevede un sistema di comportamenti e di pensieri legati a ciò che si è nel profondo.

Il mio lavoro consiste nell’andare ad illuminare l’Essenza, il Nucleo originale ed originario di ciascuna persona, è quello che gira attorno al concetto di Anima, ma cosa intendo per Anima?

L’Anima è la Natura intima che ci lega a Noi stessi, è quell’energia che ha permesso alla cellula fecondata che ero di essere il volto che sono.

Il processo che mi ha creato e che mi sta creando è stato possibile grazie ad una serie di eventi psico-fisici a me sconosciuti nel momento in cui stavano accadendo ma quel che è importante è il fatto che io sia qui ora con questo volto, con questo corpo, con questa Natura che è la mia e solo la mia.

Io, Tu, tutti Noi siamo esseri irripetibili e diversi eppure condividiamo alcune particolarità come la posizione degli occhi, del naso, della bocca, eccetera….ma siamo comunque unici!

La gioia di vivere non deriva da una situazione esterna favorevole, dalle cose che possediamo e dalle mete che riusciamo a raggiungere, ma da una dimensione interiore in cui impariamo a calarci, una dimensione che in modo sottile si avvicina all’Anima, all’Essenza, MAGGIORE SARA’ LA SOMIGLIANZA CON TE STESSO MAGGIORE SARA’ LA PROBABILITA’ DI ESSERE FELICE.

TU HAI UN BUON COMPAGNO: TE.

Chi soffre di qualche disagio si è dimenticato della propria saggezza interiore.

“La psicologia non è un concetto, la psicologia è lo strumento che ho a disposizione per far scoprire alla gente la straordinarietà della vita”

Sì, perché la vita è straordinaria, ma molto spesso, affannati dai problemi quotidiani ce ne dimentichiamo, oppure rimaniamo fermi solo sui problemi che ci capitano trasformandoli, da occasioni di crescita a montagne insormontabili.
La Dottoressa mi ha insegnato che il vuoto, il panico o la tristezza non sono solo mostri da combattere, ma le paure ci appartengono e ci vengono a trovare, in un dato momento della vita, per salvarci, per avvertirci che la vita che stiamo vivendo “non è la Nostra” ma è quella che qualcuno, o ancor peggio noi stessi, ci hanno o ci siamo imposti; i disagi arrivano per farci sperimentare profondamente il Nostro Sé.
Ecco alcuni accorgimenti che, se messi in pratica, potranno aiutare a ritrovare il benessere:

Trova mille personaggi di cui vestirti durante il giorno. Non fissarti sempre in una sola identità, in un unico ruolo altrimenti soffochi la tua Essenza: al mattino, guardandoti allo specchio, prova a dirti “IO SONO NESSUNO” in modo tale da sentirti libero, di poter assumere durante il giorno i panni che desideri. Ricordati, inoltre, che non devi sforzarti ad essere coerente, l’Anima è contraddittoria: siamo sempre una cosa ed il suo contrario.

Stai nel presente perché non c’è passato né futuro, c’è solo il momento presente. Vivi il momento e quando ti accorgi che ti stai allontanando con il pensiero dal “qui ed ora” batti i talloni sul pavimento: questo semplice esercizio ti aiuta a ritornare nel presente.

Manda via i giudizi è l’atteggiamento mentale da assumere per arrivare a stare bene: la nostra Essenza si manifesta in quello che facciamo senza nessun giudizio, continuare a criticarsi porta solamente ad essere fuori dal tempo, fuori dal presente, ma la vita è ora, è solo nell’ADESSO.

Non commentare le emozioni, non associare un’emozione ad un episodio, ad una persona … . Emozione e pensiero sono due cose distinte, molto lontane. Non c’è alcun commento da fare alla tristezza, bisogna lasciarla accadere e ti sorprenderai ad osservare che durerà solo pochi istanti; fatti OSSERVATORE dello stato interno e non cercare di contrastarlo perché altrimenti diventerai un burattino!

Fai molta attenzione al linguaggio che utilizzi: elimina dal vocabolario la parola “perché”,  i perché non esistono!
Sei tu che dai delle motivazioni alle emozioni, ma le emozioni stanno in un luogo di te che non puoi né spiegare né tanto meno conoscere. Sappi che….quel che dici si “trasforma in realtà”!

Gli antichi sono sempre stati molto saggi, hanno ideato le divinità per descrivere gli stati d’animo interni, le sofferenze e le risorse che gli uomini possiedono: possiamo anche noi prendere spunto dalla mitologia e se qualcuno ti ha fatto arrabbiare, se ti senti triste, se ti viene da ridere o piangere senza motivo, fallo! Goditi la rabbia, il dolore il riso e il pianto, tratta questi stati come Dei che vengono a visitarti. Evita di dirti “Sono triste”, ma prova a ripeterti “la Dea della tristezza è venuta a trovarmi e chissà cosa vuole da me”: tutto quello che ti capita nella vita viene a portar fuori lati di Te che in un altro modo non riuscirebbero ad emergere. Prova a chiudere gli occhi e ad iniziare a immaginare che la tua tristezza o disperazione abbiano un volto, un vestito … e cerca di descriverle.

Mantenere dei segreti è fondamentale; raccontare tutto ciò che succede, ciò che fai o vivi alle altre persone non fa altro che rovinare la magia delle cose. Il segreto è necessario mantenerlo anche con se stessi: niente domande, niente pensieri che appesantiscono il cervello, niente di niente.

Trova un’attività che ti piace, ritagliati dei momenti in cui fare attività che ti piacciono; questo aiuta a rigenerarti e ad avvicinarti alla tua Anima.

In ogni situazione della vita quotidiana c’è l’opportunità di conquistare o di perdere la felicità ma questo dipende solo da noi e dal nostro atteggiamento mentale. Siamo noi la fonte della nostra felicità: non il mondo, non il lavoro, non le relazioni.

Dobbiamo semplicemente lasciar spazio a un comportamento diverso a cui non opporre resistenza  e per farlo non c’è altra strada che osservare tutto ciò che accade dentro di noi, senza giudicare. Solo così diventa possibile evitare quel circolo vizioso di convinzioni e luoghi comuni che conducono a credere che essere felici sia una meta irraggiungibile.

TU SEI MOLTO DI PIU’ DI CIO’ CHE PENSI DI ESSERE!

 

GORLA, C.,2011. La pelle si fa specchio: eczema e orticaria. Seregno Informa [online], Febbraio 2011

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