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A cosa serve pensare

“L’arte di pensare è un’arte che va stimata e riverita; ma il farlo sempre si assomiglia all’avaro che conta e riconta perpetuamente i suoi scudi: qualche volta bisogna spendere, qualche volta bisogna non pensare; se no all’ultimo, spesso, invece di una scoperta, ti trovi di aver pensato un’emicrania.”

(Carlo Bini, Manoscritto di un prigioniero, 1833)

Pensare è solo una delle molteplici funzioni della nostra mente, esistono l’immaginazione, il sogno, le emozioni…..pensare è solo UNA delle funzioni.

Eppure, tra tutte le funzioni, oggi giorno sembra essere la prediletta.

La maggior parte delle persone pensa al passato, al futuro, a ciò che avrebbero potuto o dovuto fare e mentre il pensiero prende il sopravvento, si lascia che le cose ritenute più effimere restino sullo sfondo.

E invece, sono proprio quelle ‘cose effimere’ che bisogna recuperare per dare vero senso alla nostra esistenza, per farci sentire parte del ‘tutto’ che ci sta attorno, ponendoci davanti alla realtà come esseri naturali e non solo pensanti.

Ma perché proprio un articolo sul pensiero? Perché l’uso che si fa del pensiero nella società moderna, voi capite che non è naturale e questo si comprende da quelle che sono le sintomatologie ‘di moda’ oggi: emicranie, sintomi da stress, dolori cervicali, esaurimenti, depressioni, eccetera.

Tutto arriva dall’alto, cioè dalla testa e tutto questo accade perché si fa un uso smodato dei pensieri, pensieri che la maggior parte del tempo non portano a nulla oppure sono già stati pensati miliardi di volte e saranno solo in preambolo di ancor più inutili rimuginazioni.

E così facendo la vita, il quotidiano, perdono di senso ed il tempo sarà di cattiva qualità; pensare porta spesso preoccupazione, infatti, la nostra società è in un momento triste, la gente è preoccupata, si lamenta, il lamento è l’espressione esterna di un pensiero distorto…c’è qualcosa che non va!

E allora è partendo dal cambiamento individuale che ciascuno di noi potrà crearsi una realtà bella, in linea con la spinta più naturale e sincera di Sé.

Bisogna ridare al pensiero il suo giusto posto, tutte le funzioni della mente devono essere in equilibrio ed usate ciascuna in egual maniera.

Per STARE NEL PRESENTE e godere appieno della vita è necessario recuperare tutte le funzioni della mente che la natura ci ha donato, per fare questo bastano piccoli accorgimenti che inizieranno a rendere diverso il quotidiano.

Iniziamo con un semplice esercizio che ci farà entrare nel mondo delle sensazioni dalle quali nasceranno spontaneamente immagini.

Pensaci,

a volte non si è più neanche in grado di ascoltare il rumore della pioggia, la pioggia,

un normalissimo evento atmosferico,

diventa motivo di disagio, di pensieri negativi circa il traffico o l’impossibilità di fare una bella passeggiata….

e invece, prova a soffermarti non tanto sul fatto che stia piovendo, piuttosto soffermati sul suono della pioggia,

il suo rumore.

Ascoltalo.

Ascoltalo bene: è un suono che puoi riconoscere, è una vibrazione che ti appartiene nel profondo.

Orientando la Tua mente sul rumore della pioggia inizierai ad imparare a spostarti in una dimensione diversa della Tua mente, che non è più pensiero ma è integrazione tra il dentro e il fuori da te che ti farà sentire protagonista del presente.

In questo modo sei presente alle sensazioni che questo suono ti porta e dunque presente a te stesso e sarai presente anche alla realtà esterna ovvero la pioggia in quanto tale. E pensare a cosa serve?

Pensare serve a programmare, a individuare obbiettivi, stilare strategie, contare….pensare non serve sicuramente a costruire la realtà.

La realtà esiste per essere vissuta.

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