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Essere un buon genitore

“La cosa più importante che i genitori possono insegnare ai loro figli è come andare avanti senza di loro”

(Frank A. Clark)

Essere un genitore perfetto? Impossibile!

Tuttavia, come afferma Alain Braconnier (Psicologo/Psicoanalista), si può comunque essere o diventare un BUON genitore se si sanno mescolare alcuni fondamentali ‘ingredienti’ come: l’amore (da dosare in modo giusto), la logica (che serve a dare un senso alle proprie azioni) ed, infine, il buon senso.

Se dovessi parlare e rappresentare il rapporto tra genitori e figli, le intricate dinamiche che spesso si vanno a creare in questa relazione, le incomprensioni, le paure e, non in ultimo, le proiezioni che spesso il genitore scatena sul figlio, questo diventerebbe davvero un articolo infinito.

Per questo motivo, mi limiterò a dare alcuni spunti di riflessione che possano aiutare i genitori ad avere una visione realistica ed evolutiva del loro rapporto con i figli perché, il fine ultimo di ogni buon genitore, è quello di vederli felici, indipendenti e…. liberi, ma non senza quella giusta dose di gratitudine ed orgoglio che li legherà per sempre alle proprie radici, radici rappresentate dalle singole braccia di ogni componente della famiglia che è servito alla sua crescita, alla sua sana e riuscita emancipazione nel mondo.

  • Una regola fondamentale per essere un buon esempio per i figli è quello di essere credibili.

In che senso? “Non puoi insegnare a tuo figlio ciò che tu per primo non riesci a fare”.

Facciamo un esempio semplice ma non per questo banale: sei un padre sempre arrabbiato che urla non appena il bimbo fa qualcosa che non va? sappi che lo stile comunicativo di quel bambino in età adulta sarà facilmente aggressivo o brusco. Se così fosse non te ne lamentare, guarda te stesso e cosa gli hai insegnato e vedrai come il fenomeno della ‘proiezione’ la fa da padrone, ovvero, ecco cosa accade:

rivedi i tuoi difetti in tuo figlio e cerchi di correggerlo, ovviamente non risulti credibile ai suoi occhi perché tu per primo non ti comporti come vorresti facesse lui, ed ecco che nel vostro dialogo nasce uno scontro; ricorda che tu crei nei figli ciò che tu stesso porti nel mondo.

Ascolta ed osserva amorevolmente chi è tuo figlio, ricorda che lui non è te … ma da te trae spunto, così, migliorando te stesso, sarai un buon esempio per lui.

  • Coccole e punizioni nei primi anni di vita ti identificheranno come un bravo genitore, le coccole e le punizioni diventeranno poi, una volta raggiunta la maggiore età, lezioni di vita del percorso del figlio nel mondo: l’autonomia, la ricerca di un lavoro, la vita sociale. Tutto questo lo puoi ottenere costruendo e basando l’educazione dei tuoi figli su tre pilastri indispensabili:

    1. il senso di RESPONSABILITA’ che farà fiorire il senso di autonomia sopra detto (insegnate fin da subito ad aver cura delle cose, delle persone, a meritare una carezza e comprendere una punizione).

    2- l’AUTOSTIMA, non giudicate gli altri e insegnate a vostro figlio a guardare se stesso con occhi liberi dal giudizio e dalle definizioni e soprattutto dai concetti dicotomici: bello/brutto, buono/cattivo, giusto/sbagliato … perché altrimenti lui crederà che, nella vita, ciò che conta sono le definizioni utilizzate per aderire ad un modello che, spesso, ahimè, non è in linea con la sua natura e lo porterà a soffrire di sensi di colpa e di inferiorità.
    Insegnate ai figli che nella vita conta osservare pazientemente l’Altro diverso da Sé, insegnate che ognuno possiede un valore indiscutibile come essere umano e come tale va rispettato, insegnate che ciascuno con le proprie caratteristiche può conquistare la felicità. Non fate paragoni con gli altri, questo è molto importante perché il piccolo impari ad essere se stesso ed ad accettarsi.

    3- il BUONUMORE è importante per il bambino, il ragazzo, il giovane uomo che è o sarà: entrare in casa VOSTRA e sentirsi protetto, al sicuro, gioioso. Sappiamo tutti quanto gli ambienti e le atmosfere siano importanti, per esempio, un buon posto di lavoro si percepisce anche dal buon clima che lo abita, pensate a voi genitori, alla vostra casa che è per lui il suo piccolo mondo, chi non vorrebbe un mondo semplice, che comprenda, protegga, insegni, tuteli e che faccia tutto questo in modo divertente, sorridente e gioiosamente spontaneo?!?


Imparate da buon genitore che la persuasione ha molto più potere della coercizione.

  • Una caratteristica che spesso ritrovo nei genitori e che poi insegna agli adolescenti ad essere strafottenti e senza regole, è l’incapacità dell’adulto a dire “NO”. Se da bambino gliele avete date sempre vinte, lui crederà che tutto il mondo attorno a sé lo farà a sua volta e così terrà con gli altri tutti quei comportamenti che sapeva usare con voi per ottenere le cose e, si sa, il mondo adulto non rappresenta sempre ciò che in casa ci hanno raccontato ma … impareranno presto che ci sono regole di comportamento che prevedono il raggiungimento degli obbiettivi: resilienza, autostima, gentilezza ed anche per quando saranno adulti, trovandosi faccia a faccia con i numerosi “NO” imposti dalla società e le grandi delusioni della vita, saranno in grado di fronteggiarle e non cadere a pezzi.

Ciò che è fondamentale da parte di un genitore è ‘saper tenere il NO’ fin da quando è piccino, un ‘no’ non può mai diventare un “sì”!

E per capire se sei un buon genitore, che è uno dei moltissimi quesiti che vedo rivolgermi dai pazienti, guarda semplicemente tuo figlio, osserva bene in silenzio, se la dinamica genitoriale è buona … sarà quasi certamente un figlio felice.

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